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San Neofito di Nicea Martire

20 gennaio

IV sec.

Nato da genitori cristiani e pii, fin dalla tenera età fu ripieno della grazia divina e, a nove anni, già si distinse per la sua pietà e la sua saggezza. Una colomba parlante, che gli apparve in sogno, lo guidò in una grotta del monte Olimpo, dove visse in solitudine fino a quindici anni. In quel periodo, Neofito compì diversi miracoli, tra cui la resurrezione della madre. Durante la persecuzione di Diocleziano, si presentò al prefetto Decio e fu torturato, ma non rinnegò la sua fede. Infine, fu decapitato e il suo corpo fu sepolto nella grotta dove aveva vissuto.

Martirologio Romano: A Nicea in Bitinia, nell’odierna Turchia, san Neófito, martire.


Della passio di Neofito si conservano diverse recensioni in greco, ancora tutte, ad eccezione di una, inedite. Ad esse occorre aggiungere un panegirico pronunciato da Costantino Acropolita.
La notizia dei sinassari bizantini al 21 gennaio deriva da questi testi e dimostra chiaramente il poco credito che si deve accordare loro.
Stando alla notizia dei sinassari, Neofito, nato da genitori cristiani e pii, Teodoro e Fiorenza, fu, sin dalla più tenera età, ripieno della grazia divina. A nove anni a scuola era d'esempio a tutti i suoi condiscepoli. Una colomba che prese voce umana parlando con lui di cose spirituali fu occasione del suo primo miracolo: avendo, infatti, sua madre, per caso, assistito a questi colloqui, fu talmente impressionata che ne morì, ma Neofito, con le sue preghiere, la resuscitò.
Sempre guidato dalla colomba, Neofito andò a rifugiarsi in una grotta del monte Olimpo. A quindici anni, guidato dagli angeli, si presentò al prefetto Decio, mentre infuriava la persecuzione di Diocleziano, ed in quanto cristiano fu dapprima frustato e poi gettato in una fornace ardente. Essendone uscito indenne fu dato in pasto alle belve, ma, ancora, rimase sano e salvo. Infine fu decapitato.
Il culto di Neofito, limitato alla chiesa bizantina, rimase ignorato in Occidente sino a quando C. Baronio non lo introdusse nel Martirologio Romano al 20 gennaio con un breve elogio che dipende dalla notizia dei sinassari bizantini.


Autore:
Joseph-Marie Sauget


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2018-09-24

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