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San Mirian III Re della Georgia

1 ottobre (Chiese Orientali)

Mtzcheta (Georgia), IV secolo


Nel 265 d.C. Mirian I, della stirpe Sassanide, fondò il regno di Georgia con capitale Mtzcheta, sul Fiume Kura; verso il 300 la metà orientale della Georgia o Iberia, subì il protettorato dei Sassanidi, la metà occidentale o Colchide, formò uno Stato protetto da Roma.
E fu in questo periodo al tempo dell’imperatore Costantino (280-337), che il cristianesimo cominciò a diffondersi in Georgia, governata da re Mirian III, ad opera della schiava cappadocica santa Nino, giunta nel Paese dopo un’incursione degli Iberi, nelle varie province orientali dell’Impero romano.
A Mtzcheta la capitale, la schiava viveva nella casa del giardiniere nel parco della reggia, era una cristiana fervente e conduceva una vita di preghiera, umiltà e castità.
Tutto ciò destava l’ammirazione dei pagani, i quali volendo farsene una ragione, dicevano: “È una cristiana” e tale qualifica le rimase come nome, infatti santa Nino è anche chiamata s. Cristiana.
La regina Nana, consorte di re Mirian III era ammalata e saputo che la schiava operava anche prodigi, volle chiedere a lei la guarigione.
Ottenutala si convertì al cristianesimo e prese a convincere anche il restio marito; ma la cosa non si realizzava, finché un giorno il re Mirian III andando a caccia, fu testimone con tutto il suo seguito di un eclissi solare.
Tutti gli uomini e i cavalli furono presi dal terrore, il re allora pregò gli dei pagani affinché il sole tornasse a risplendere, ma fu tutto vano.
Allora ricordandosi del nuovo Dio, predicato dalla donna di Cappadocia e raccomandato da sua moglie, diventata fervida credente, invocò Gesù Cristo e subito, dileguandosi l’oscurità, riapparve il sole.
Questo straordinario evento determinò l’occasione per il battesimo del re e di tutti i sudditi; nel 337 Mirian III proclamò il cristianesimo religione di Stato.
Come già successo per altri Stati che abbracciavano la nuova religione, non fu facile estromettere completamente e pacificamente il paganesimo; per cui l’opera anche energica del re, con l’appoggio della pia regina Nana, fu determinante per l’affermazione della fede cristiana, predicata dalla schiava Nino di Cappadocia.
Unificare i cittadini delle varie zone e popolazioni della Georgia, sotto una unica fede religiosa, risultò utile per la costituzione di una Stato centralizzato.
I due sposi proclamati santi dalla Chiesa Georgiana, furono considerati “uguali agli Apostoli”, per lo zelo profuso nel diffondere il cristianesimo, facendo seguito alla libertà di culto, autorizzata dopo tante persecuzioni dall’imperatore Costantino con l’editto del 313.
I due primi sovrani cristiani della Georgia, Mirian III e Nana, sono commemorati il 1° ottobre, mentre l’apostola evangelizzatrice santa Nino, è ricordata il 14 gennaio.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2005-06-03

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